Approfondimenti

In ecografia si vede solo ciò che si cerca attentamente

FEGATO E VIE BILIARI

Dopo il pasto la colecisti riduce il suo volume del 50% dopo circa 20 m' e del 80% circa dopo 2 ore: è sufficiente valutare il diam. ant.-post. (v.n. < 4 cm nel normotipo e < 5 cm nel brachitipo; lo spessore parietale deve essere < 3 mm ed il coledoco < 6 mm (nell’anziano fino a 9 mm; nel colecistectomizzato fino a 11 mm). Nel colecistectomizzato con VBP > 5 mm la prova del pasto grasso permette di riconoscere un eventuale ostacolo a valle: dopo 45 m’ la VBP normalmente si riduce di calibro. Il volume della colecisti a digiuno è circa 40-50 ml.

 

Diametri epatici massimi

Trasversale 23 cm
Antero posteriore
Longitudinale   Margini inferiori non al di sotto del polo inferiore del rene (valutazione del lobo destro) e non al di sotto del corpo pancreatico (valutazione del lobo sinistro).
 

Il circolo portale

Il fegato riceve un flusso sanguigno di 1500 cc/min. (il 25% dall'art. epatica ed il 75% dalla v. porta); la pressione portale normale è < 12 mm Hg con un gradiente rispetto alle vene sovraepatiche < 5 mm Hg. La valutazione del flusso sulla vena porta è ritenuto più corretto rispetto agli altri vasi portali, anche se talvolta non si ottiene un angolo d'insonazione < 60° (con un angolo di 65° l'errore è del 12% ed a 70° è del 20%); si deve usare una PRF di 1-1.5 KHz. A livello del tronco portale la media delle velocità massime nel normale va da 18 fino a 26 cm/sec., nel borderline 13-18 cm/sec. ed è patologica < 13 cm/sec. (< 12 cm/sec. a livello del ramo portale destro con scansione intercostale); nel ramo portale sinistro la velocità è minore rispetto al destro e questo rapporto s'inverte nelle epatopatie caratterizzate da ipertrofia del lobo sinistro). La velocità è < 10 cm/sec. È considerata indice di gravità. Il flusso portale va da 550 a circa 900 ml/min.Vi è una notevole diminuzione di flusso durante l’inspirazione nel pt normale (Vmax exp/Vmax inspiratoria = > 1-2.5), ma non nell’iperteso portale. Flusso portale ad alta velocità può aversi per la presenza dei circoli collaterali (shunt v. porta-v. sovraepatiche; vena paraombelicale ricanalizzata).Indice di congestione (congestion index) = area portale/velocità media (VN: 0.03-0.07; nei cirrotici > 0.1): è un indice correlato con la probabilità di sanguinamento da varici esofagee (per alcuni AA se > 0.12 l’ipertensione è severa). Il liver vascular index (modificato per sostituzione dell’IR con l’IP) = velocità portale/IP art. epatica > 12 (< 0.38 nel cirrotico). Nei cirrotici l’IR e l’IP diminuiscono nell’AMS ed aumentano nelle arterie renali (anche nella forma compensata); nella cirrosi si ha perdita della fasicità delle VSE nel 75%. Segno di Bolondi positivo = segno d’ipertensione portale, se nell’inspirazione i vasi portali (VS e VMS) non aumentano > del 50% o > di 3 mm. E’ segno d’ipertensione portale un diametro della vena ombelicale > 3 mm e della v. gastrica > 4 mm. Nella cirrosi l’IR dell’arteria epatica aumenta,superiore a 0,7, quello della arteria splenica all’ilo aumenta, > a 0,6 e quello della mesenterica superiore diminuisce per la vasodilatazione, il circolo splancnico è iperdinamico.

 

APPARATO GASTROENTERICO

Criteri di aumentata vascolarizzazione locale:

 

Millimetri di spessori parietali massimi

Stomaco -7-
Tenue -3-
Colon -4-
Appendice -2-
Reservoir dopo proctocolectomia -3-
 

Studio del reflusso gastro-esofageo (RGE)

Prevede uno studio morfologico e dinamico nei 10 minuti successivi all’ingestione di un bolo con acqua o latte.

 
Normale Borderline Patologico
< 2 mesi < 2 < 4 > 4
< 2 anni < 2 3 > 3
> 2 anni 0 1 > 1
 

Entità del RGE:

 
Lieve Movimento di va e vieni nell'esofago distale.
Medio Reflusso di una evidente quantità di liquido.
Grave Reflusso massivo con allungamento del tempo di detersione esofageo.
 

In condizioni basali ed in scansione longitudinale, la distanza tra la superficie inferiore del diaframma ed il cardias è > 15 mm, lo spessore (distanza tra le due superfici sierose) < 8 mm (< 18 mm nell'adulto), la parete muscolare ipoecogena < a 2 mm di diametro antero posteriore (lo spessore della parete posteriore dell'esofago distale, quella statisticamente più colpita dalle alterazioni flogistiche conseguente al reflusso gastro esofageo, viene considerato borderline se > 2 e < 3 mm e patologico se > 3 mm).
Se più di un criterio è borderline (distanza, spessore o numero degli episodi) il risultato è considerato patologico.

 

Ernia iatale

Il rilievo ecotomografico di un diametro antero-posteriore del tratto trans-diaframmatico dell'esofago > di 18 mm (nell'adulto), ha una sensibilità di circa il 78%.

 

Stenosi ipertrofica del piloro (SIP)

Lunghezza e spessore (diametro trasversale sierosa-sierosa) del canale pilorico > 15 mm, con spessore della parete muscolare > 4 mm; diagnosi differenziale con la discinesia antrale o antro-pilorica:

 

MILZA

Diametro longitudinale massimo in mm
3 mesi 60
6 mesi 65
1 anno 70
2 anni 80
4 anni 90
8 anni 100
15 anni = adulti (A) 120 (130 negli sportivi)
 

Si parla di splenomegalia se due dei 3 diametri sono aumentati (v.n.: lunghezza < 12 x larghezza < 7 x spessore < 5); area < 45 cm2; volume normale < 200 ml.

Classificazione della splenomegalia in base alla superficie della sezione (cm2) con diametro longitudinale massimo secondo una scansione passante per l’ilo:

 
Normale Moderata Severa
< 45 < 90 > 90
 

L’I.R. misurato nei vasi intraparenchimali ad 1 cm dall’ilo è > nei cirrotici (0.63) rispetto alle splenomegalie ematologiche (0.56; nel normale l’I.R. = 0.54).

VASI

Valori normali:

 

MUSCOLI E TENDINI

Una distanza apice coracoideo-trochine < 6 mm (v.n. 7 mm con arto in intrarotazione e 10 mm con arto in posizione neutra), indica un conflitto antero-mediale o sottocoracoideo, con interessamento del tendine sottoscapolare, della borsa sottoscapolare – sottocoracoidea e del tendine del capo lungo bicipitale. Si è in presenza di una sindrome da intrappolamento del nervo ulnare a livello del tunnel cubitale, se la sezione del nervo è > 7.5 mm2. Lo spessore del nervo mediano, che può essere anormalmente bifido, è < 4 mm, ma in caso di compressione si può avere un diametro > 4-6 mm per accumulo di fluidi assonali a monte (neuroma precanalare; la sezione è normalmente < 10 mm2; se > 15 mm2 vi è l’indicazione chirurgica); il nervo mediano può anche ispessirsi notevolmente distalmente al leg. trasverso con normale spessore prossimale. Nel canale carpale sono presenti 9 tendini: 4 paia di tendini flessori, dal II° al V° che appaiono appaiati e rotondeggianti ed il flessore lungo del pollice che ha forma ovalare. Nella valutazione del legamento peroneo-astragalico-anteriore (PAA) nei traumi distorsivi, è da considerare significativa una differenza di spessore di almeno il 15% con il controlaterale: per vederlo correttamente la sonda, occorre posizionare orizzontalmente la sonda al piano del lettino ove è appoggiata la pianta. Il rapporto normale tessuto adiposo/massa muscolare è 1/7 a livello del 3° medio del quadricipite o a livello del bicipite omerale. Lo studio del ginocchio avviene in completa flessione onde esporre la cartilagine (spessore di 1.2-1.9 mm: maggiore sul condilo mediale); lo spessore del fluido all'interno del ginocchio, nello sfondato sottoquadricipitale, è < 2.5 mm.

Valutazione del trofismo dei muscoli della cuffia:

Nel normale il rapporto dei ventri muscolari trapezio/sovraspinato in sezione in una posizione intermedia = 1/3 (senza degenerazione fibro-adiposa).

Sindrome da impingement della spalla secondo Neer:

 
Stadio Ia (tendinite-peritendinite) Tendine ispessito con conservata struttura fibrillare.
Stadio Ib (tendinosi) Tendine ispessito, disomogeneo con perdita della struttura fibrillare.
Stadio II (atrofia-fibrosi) Tendine assottigliato con struttura disomogenea ed iperecogena.
Stadio III (rottura: può essere giunzionale o inserzionale; anteriore, centrale o posteriore);

Entrambe possono essere:

La lesione massiva interessa tutta (o quasi) la cuffia.

 

CALLO OSSEO

Dopo 15-20 giorni inizia la presenza di vasi con IR di 0.38-0.52; 30 gg vi è comparsa di vasi con IR di 0.64-0.82 ed incisura telesistolica , che esprime la di maturazione vasale per comparsa della tonaca muscolare. Se insorge osteite compare ipervascolarizzazione con riduzione dell'IR; se invece si instaura una pseudo-artrosi l'IR aumenta.

OVAIO

Valori in (mm):

Prepuberale Puberale (< 12 ml) Menopausale
Diametro trasverso < 25 < 30 < 15
Antero posteriore < 25 < 25 < 15
Diametro laterale < 25 < 40 < 30
 

In una scansione sull'ovaio normale non si repertano più di 4 follicoli.
Ovaio policistico: almeno 5 follicoli/scansione, fino a 20 "microcisti" con diam. di 4-7 mm in tutto l’ovaio", mentre normalmente sono 8 in tutto l'ovaio; ovaio in genere ingrandito cioè con l'asse maggiore > 4 cm o con sezione utero/ovaio < 1; forma globosa. Il follicolo ovarico, individuabile a partire dall'8° giorno, si accresce di circa 2-3 mm/die; nella sindrome del follicolo luteinizzato, ma non rotto (LUF), il follicolo non collabisce, ma cresce e non ha echi da corpo luteo (sembra correlata all'uso di FANS nel periodo periovulatorio). Nelle terapie dell'infertilità l'ovulazione è indotta con HCG se vi è almeno 1 follicolo > 17 mm, mentre non lo si somministra in presenza di > 3 follicoli > 15 mm. Una cisti semplice con un diametro < a 50 mm è praticamente sempre benigna: in menopausa è consigliabile una soluzione chirurgica in presenza di cisti (ovarica/paraovarica) > 30 mm e sempre se > 50 mm o se con papille, setti, componenti solide vascolarizzate o con IR < 0.4 o IP < 1, assenza di diastolic notch e VPS > 25 cm/sec. E’ buona norma eseguire l'indagine Doppler nella 1° decade del ciclo ovarico: nei tumori benigni dell'ovaio si ha in genere un IR > 0.4 ed un IP > 1 con vascolarizzazione scarsa, prevalentemente in periferia, presenza del diastolic-notch e VPS < 25 cm/sec.

PANCREAS

Valori normali: testa < 30 mm; corpo < 20 mm; coda < 25 mm; dotto di Wirsung < 3 mm (misurando lo spessore anecogeno a digiuno), < 4 mm dopo pasto; vena splenica < 10 mm con flusso < 450 ml/min.

PARATIROIDE

Valori normali: lunghezza 3-10 mm; larghezza. 2-6 mm; spessore 1-4 mm; non esiste un valore dimensionale limite patologico, ma una ghiandola con due diametri > 5 mm, diffusamente ipoecogena e nettamente demarcata dal parenchima tiroideo, deve essere considerata sicuramente patologica; una ghiandola > 1 cm depone per una crescita autonoma ed irreversibile (adenoma). Lo studio di eventuali vasi deve tenere presente che le velocità sono dell'ordine di 4-44 cm/sec. (media di 20 cm/sec.) con IR di 0.5-0.6. Nel m. di Plummer si hanno VPS intorno ai 70 cm/sec. La sensibilità dell'ETG è dell'80% per la localizzazione di paratiroidi patologiche; nell'adenoma paratiroideo è spesso visibile l'ilo vascolare.

PENE

Spessore della tunica albuginea: in flaccidità < 3 mm; in erezione < 1 mm. V.P.S. basale dell'art. cavernosa: 10-20 cm/sec.; dopo farmacostimolazione (a 5', 10', 15', 20' e 30'): > 35cm/sec.; borderline: 25-35 cm/sec. (se i valori sono > 40 cm/sec. la diagnosi di normalità è certa); la differenza tra le due art. cavernose, che devono essere studiate preferibilmente a livello della radice del pene, per un adeguato angolo di campionamento, deve essere < 10cm/sec. Siamo in presenza d'insufficienza erettile da aumentata fuga venosa, se il flusso diastolico nell'art. cavernosa è > 3-5 cm/sec. e persistente per almeno 15 min. dopo l'iniezione di PgE1. La vena dorsale profonda si esamina dal lato ventrale per evitare la compressione meccanica, con una PRF di 0.3-0.6 KHz: eventuale fuga venosa se la velocità è > 3 cm/sec.

PROSTATA

Valori normali: Diametro trasverso < 40 mm; Diametro anteroposteriore : < 35 mm; Diametro laterale < 40 mm; volume: 19/29 cc (giovane/anziano).
L’aumento del valore del PSA è sospetto se > di 0.75 ng/ml/anno.

Valori soglia del PSA in funzione dell’età

anni ng/ml
40-49 2.5
50-59 3.5
60-69 4.5
70-79 6.5

VESCICOLE SEMINALI

Valori normali: Diametro trasverso e anteroposteriore 12->24 mm; Diametro laterale 36->76 mm; il tratto extraprostatico del dotto eiaculatorio (seno eiaculatorio) ha un diam. di circa 3 mm, mentre il dotto eiaculatorio intraprostatico ha un diametro di 1 mm.

RENE

Valori normali: Diametro trasverso < 7 cm; Diametro anteroposteriore < 5 cm; Diametro longitudinale < 12 cm; parenchima 9-25 mm (non vi è correlazione con la funzionalità); volume 180-280 ml; escursione respiratoria < 5 cm con il polo inferiore al di sopra della cresta iliaca ed il polo sup. del rene destro che dista < 20 mm dal diaframma in clinostatismo; la max differenza del diametro longitudinale tra i reni è < 15 mm. Con l'iperidratazione la pelvi si può dilatare fino ad un massimo di 30 mm.
L'arteria renale ha un diam. di 5-7 mm; nello 0.8% l'arteria renale destra decorre al davanti della vena cava inferiore.
Il flusso telediastolico renale è 1/2-1/3 del sistolico; l'IR normale è < 0.7 dai 4- 60 anni e fino a 0.74; da 0-4 anni: IR 0.58-0.85. E' possibile studiare le stenosi renali in pazienti magri e collaboranti! (non visualizzazione della stessa fino al 50%).

 

IR in varie nefropatie ed altro

IR > 0.7
nefrite vasomotoria o NTA 91%
Cause prerenali (es. bradicardia) 20%
Nefropatie mediche 47%
Glomerulopatie (recenti) Normale
Tubulo-interstiziopatie Spesso
Insufficienza epatica (segno precoce dell'insufficienza renale correlata) Spesso (correlazione con la gravità dell'ipertensione portale; se l'IR scende, il pt risponde alla terapia; nel trapianto epatico l'IR si normalizza).
 

IR in varie nefropatie ed altro

Stadio1° Immagine ecopriva arboriforme con sottile comunicazione calico-pielica (pelvi < 15 mm; in caso di iperidratazione: < 20 e < 30 mm di diametro antero-posteriore della pelvi, rispettivamente nel bambino e nell’adulto) ed uretere > 5 mm.
Stadio2° Comunicazione calico-pielica evidentemente dilatata con pelvi > 15 mm.
Stadio3° Riduzione parenchimale < 10 mm con diametro dei collettori dei calici > 15 mm.
Stadio4° Scomparsa del parenchima sostituito da una sacca idronefrotica
 

Quando la vescica è piena è comune rilevare una lieve dilatazione della pelvi renale che scompare dopo minzione.

 

Tumori renali.

Nel 70 % circa sono ipervascolarizzati con alte VPS e basse resistenze (tranne se c'è trombosi venosa ) e spesso è presente flusso turbolento per fistole artero venose; nelle neoplasie benigne c'è rarità di flussi. Gli angiomiolipomi con diam. > 15 mm vanno ricontrollati: se disomogenei e con alterazione del profilo renale, dopo 3 mesi, altrimenti dopo 6 mesi e se hanno un diam. > 4 cm è preferibile asportarli; l'8% degli adenocarcinomi sono iperecogeni come l'angiomiolipoma: in quest'ultimo manca il basket-pattern.

 

Stadiazione delle neoplasie renali

T1 Diam. < 25 mm o confinato alla capsula renale
T2 Diam. > 25 mm o invasione del grasso perirenale
T3 + interessamento dei vasi o linfonodale regionale
T4 Superamento delle fasce ed invasione dello spazio pararenale o metastasi a distanza.
 

Nella trombosi della Vena renale il Doppler ha sensibilità e specificità intorno al 45% (non sempre il riscontro di assenza o inversione del flusso diastolico è espressione di trombosi venosa).

 

GHIANDOLE SALIVARI

 

Stadiazione ecografica nella malattia di Sjogren

Grado 0 Assenza di alterazioni parenchimali.
Grado 1 Sporadiche microcisti (< 2 mm).
Grado 2 Cisti multiple (> 2 mm): aspetto microareolare.
Grado 3 Cisti voluminose, confluenti e settate con marcata eterogeneità parenchimale.
Grado 4 Atrofia ghiandolare con margini sfumati e scomparsa dell’architettura parenchimale.
 

Una ipervascolarizzazione di una lesione salivare è sospetta di malignità anche in assenza di altri segni (spesso vasi con VPS > 25 cm/sec.). Il rischio di malignità aumenta di almeno 1/3 quando la lesione ha un IR > 0.8 ed un IP > 1.8.

 

SURRENE

 

TESTICOLO E SCROTO

Valori normali:

 

Il varicocele (classificazione di Sarteschi: diametro minimo patologico con manovra di Valsalva > 2 mm con reflusso > 2 secondi).

Grado/Stadio Condizioni basali (diam. in mm) Con manovra di Valsalsa
I°/ Stadio compensatorio (plesso inguinale all'emergenza scrotale o funicolare alto) < 2 > 2 con reflusso
II°/ Stadio latente (plesso sopratesticolare) < 2 > 2 con reflusso
 

Varicocele manifesto (vasi sopra e peritesticolari):

III°/ Stadio iniziale (subclinico) < 2 > 2
IV°/ Stadio intermedio (a volte testicolo ipotrofico). > 2 Aumentano; presenza di reflusso spontaneo poco evidente che si accentua con V.
5°/ Stadio finale (testicolo sempre ipotrofico). >> 2 Invariati: talora varicosità intratesticolari.
Recidiva > 3
   

Grazie all' avvento dell' ecotomografia e in particolare dell'ecocolor doppler è stata proposta la classificazione ecografica del varicocele.

   

TIROIDE

Parametri normali

Neonato: diametro antero posteriore 8-9 mm, laterale 18-20 mm, volume 0.4-1.4 ml.

Ad 1 anno: diametro ap 12-15 mm, diametro laterale 25 mm.

Nell'adulto il diametro antero posteriore è 18 mm, nel brachitipo 20 mm: se 20-25 mm, la tiroide viene considerata di tipo borderline nel brachitipo ed aumentata nel longitipo; diametro longitudinale < 60 mm; volume nell'adulto (in media 6-15 ml) in particolare nel maschio: 6 - 25 ml; nella femmina A.: 6 - 20 ml; spessore dell'istmo < 6 mm.

 

Pattern colore

I Assenza colore
II Perinodulare
IIIa Prevalentemente intranodulare (vasi sottili e regolari)
IIIb Prevalentemente intranodulare (vasi spessi ed irregolari)
IV Diffuso
   

UTERO

 

Valori normali dell'utero in mm

Prebupere Nullipara Multipara Menopausa
Larghezza (DT) < 10 < 50 < 60 < 30
Spessore (DAP) < 10 < 40 < 55 < 30
Lunghezza (DL) < 30 < 80 < 100 < 65
Collo/corpo 2/1 1/2 1/2 1/1
 

La vagina ha uno spessore di 10-15 mm x 70 mm circa di lunghezza.

 

Spessore endometriale complessivo in mm

Fase proliferativa o estrogenica 4-8
Fase secretiva o progestativa 8-16
Menopausa < 4
In terapia con tamoxifene o ormono-terapia sostitutiva < 10
 

IR

Art. uterine Vasi minori
Normale 0.9 0.7
Miomi 0.7 0.5
Tumori 0.6 0.4
 

varicocele pelvico: vasi peri-uterini con diam. > 5 mm

Tipo di varicocele. Flussi spontanei. Con manovra di Valsalva. Criteri associati.
1° tipo (da insufficienza valvolare). Assenti. Flussi visibili.
2° tipo (da iperafflusso). Presenti flussi venosi pulsati. Diminuzione dei flussi. Tipo più frequente.
Mista. Presenti flussi venosi pulsati. Aumento dei flussi. Si può associare a varici vulvari.
 

VESCICA ED URETRA

Normalmente i jet ureterali hanno una morfologia "a fiamma" di 2-5 cm inclinata di 30°- 60° rispetto alla parete vescicale e distanti < 11 mm dalla linea mediana.

Spessore parietale vescicale (lo spessore parietale è > alla cupola e postero-lateralmente; misurare postero-inferiormente in sc. sagittale e lateralmente in sc. assiale):

bambino Vescica piena: < 3 mm Vescica vuota < 5 mm
Adulto Vescica piena: < 5 mm Vescica vuota < 15 mm
 

Nell'uomo il volume vescicale (prodotto dei 3 diam. x 0.62 e non x 0.52, come si usa normalmente per l'ellissoide) è < 750 ml, mentre nella donna è < 550 ml; dopo la minzione il residuo max è 50 ml.

 

Stadiazione tumorale

Stadio I (Tis –T1). Formazione vegetante con parete integra.
Stadio II (T2-T3a) Scompaginamento, asimmetria e rigidità parietale.
Stadio III (T3b-T4) Profilo parietale interrotto con frequente componente ipoecogena extravescicale.
 

Classificazione della vescica da sforzo

I° stadio Ipertrofia semplice del detrusore.
II° stadio Pseudodiverticoli intraparietali con ondulazione del profilo mucoso (ipertrofia colonnare del detrusore).
III° stadio Vescica scompensata con diverticoli e atrofia più o meno spiccata del detrusore.
 

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